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14/01/2013
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Presentazione del libro: L'eresia cristiana di Pier Paolo Pasolini

Bastia Umbra (PG) - Venerdì 18 gennaio 2012 alle ore 17,30 presso la Libreria Musica & Libri, via S. Costanzo 16 presentazione del libro di Alessio Passeri "L'eresia cristiana di Pier Paolo Pasolini. Il rapporto con la Cittadella di Assisi " (Mimesis Edizioni). Con l'autore ne parleranno:

- Dott. Maurizio Terzetti, dirigente del settore cultura della Provincia di Perugia ed autore di varie pubblicazioni; - Prof. Marco Jacoviello, insegnante (in pensione) del Liceo di Gualdo Tadino e docente della LUMSA;
- Dott.ssa Gianna Galiano, volontaria della Cittadella di Assisi;

Introduce:
Luigino Ciotti - presidente circolo culturale "primomaggio"


Alessio Passeri, Dottore in Filosofia, Biblioteconomia e Archivistica presso l’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino, è autore di Abramo di Gubbio. La presenza degli ebrei a Gubbio nel tardo medioevo (La Giuntina 2007).


L’eresia cristiana di Pier Paolo Pasolini è la ricostruzione dell’immagine di Pasolini attraverso le pagine di Rocca, rivista della Pro Civitate Christiana di Assisi. Il libro evidenzia quanto una voce eretica come quella di Pasolini abbia saputo trasferire i tratti più significativi della verità evangelica nel film Il Vangelo secondo Matteo, concepito alla Cittadella nel 1962.

L’eresia cristiana di Pier Paolo Pasolini è frutto della tesi di laurea discussa all’Università degli studi “Carlo Bo” di Urbino nel 2008. Il tema che accompagna il lettore per tutto il primo capitolo è la religiosità del giovane Pier Paolo che si desume da molte sue opere: dalle prime autobiografie romanzate scritte intorno al 1941, nelle quali descrive la vita da insegnante trascorsa a Casarsa, ritmata dalle messe domenicali a cui prende parte soprattutto per seguire “coloro per cui unicamente era entrato”, i suoi studenti; alle prime raccolte poetiche che coprono l’intero decennio successivo, periodo durante il quale si allontana dalla fede cattolica, pur mantenendo saldi i presupposti antropologici della religiosità popolare. Dopo la delusione dell’ambiente marxista, l’itinerario poetico di Pasolini non tradirà mai la fiducia nell’uomo. Se per il cristianesimo ciò è tradotto nella fede nel Risorto, per Pasolini sarà sempre un discorso sulle radici dell’umanità che non troverà mai riscontro in alcuna omologazione. Per questo motivo il taglio eretico della sua religiosità laica è ancor oggi profezia per il credente.

Tutti questi aspetti, eretici proprio perché non si conformano alla realtà borghese, trovano un loro naturale riconoscimento nel pensiero e nella quotidianità della Pro Civitate Christiana.
Il secondo capitolo del presente lavoro considera tutti gli articoli della rivista Rocca che discutono sulla figura di Pasolini a partire dal 1963, anno del primo articolo scritto dal fondatore della Cittadella di Assisi, Don Giovanni Rossi, lo stesso che soltanto l’anno precedente aveva chiamato il regista “in quanto più lontano dalla fede”, intuitivamente però il più vicino alle realtà trascendenti del Cristo.
Per il quarantenne Pier Paolo, la sintesi delle virtù cristiane promosse dalle attività dei Volontari, attivi all’interno del dibattito conciliare avviato proprio in quell’anno da Giovanni XXIII, e dalla testimonianza dell’umile lavoro quotidiano delle Piccole Sorelle di Charles de Foucauld, diventa un potente stimolo creativo che porterà alla nascita di Il Vangelo secondo Matteo nel 1964.

Info: www.circoloprimomaggio.org
Circolo Culturale primomaggio - Via G. Bernabei 16 - 06083 - Bastia Umbra - Perugia - Italy
cell. 346 0134774