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31/01/2023
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È positivo il bilancio del Giorno della Memoria a Castiglione del Lago

Quattro giorni dedicati all’Olocausto e al ricordo delle persecuzioni razziali, etniche, politiche, religiose e sessuali: il Giorno della Memoria è da anni valorizzato e ricordato dalle iniziative del Comune di Castiglione del Lago. Nel 2023 l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con associazioni e scuole, ha deciso di dedicare le giornate di giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 e lunedì 30 gennaio. All’idea del Comune hanno aderito con proposte interessanti e stimolanti Lagodarte Impresa Sociale, Libri Parlanti Books & Coffee, Unitre “Giovanni Vezza” e l’associazione Soggetto Donna.
Il bilancio di queste giornate è molto positivo: le ultime due in particolare hanno visto la presenza di due scrittori che hanno dato un importante contributo di approfondimento sulle vicende legate ai campi di prigionia, di concentramento e di sterminio.

Sabato 28, all’interno di “Narrazioni: storie, racconti, scritture”, il format culturale lanciato dal Comune di Castiglione del Lago due anni fa in collaborazione con la libreria “Libri Parlanti Books & Coffee” e la Biblioteca Comunale castiglionese, Luigino Ciotti ha parlato di IMI (internati militari italiani) con il libro “I campi di Tullio” (Edizioni EraNuova), scritto insieme a Dino Renato Nardelli, presentazione avvenuta nello splendido scenario della Sala dell’Investitura di Palazzo della Corgna.
«La legge 211 del 20 luglio 2000 ha istituito il “Giorno della Memoria” – ha spiegato Luigino Ciotti – in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Il mio libro vuole contribuire a mantenere la memoria del sacrificio anche dei cittadini italiani militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e che furono destinati a svolgere lavoro coatto per l’economia di guerra tedesca».
I numeri nel dramma generale della guerra, delle deportazioni dei cittadini italiani, di origine ebraica sono altissimi: tra questi circa 650 mila quasi 50 mila morirono di fame stenti e malattie. IMI (internati militari italiani) è la definizione data da Hitler ai militari italiani che furono catturati dai tedeschi e portati nei lager in Germania e non solo, immediatamente dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra l’Italia ed i Paesi Alleati. Tra questi IMI anche Tullio Ciotti, giovane bracciante di Passaggio di Bettona (PG): la sua storia di prigionia e di guerra è quindi non individuale, ma collettiva; le sue sofferenze, le angherie, i soprusi subiti, la nostalgia, la fame, il freddo, le umiliazioni non furono “patrimonio” solo di Tullio, ma di tutti gli italiani vittime di una guerra che la maggioranza di loro non aveva voluto. Per questo quasi tutti rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e rimasero in luoghi ostili a soffrire e testimoniare le loro idee ed i loro valori.
Luigino Ciotti ha portato anche i dati degli IMI di Castiglione del Lago: «Ho fatto una serie di ricerche d’archivio e alcuni calcoli per arrivare alla cifra di circa 286 militari, esaminando tutti i fogli matricolari del territorio. A Castiglione, su una popolazione di 16.828 abitanti, dato ufficiale del censimento del 1936, la percentuale è notevole: quasi l’1,7% degli abitanti è stato deportato e spedito nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943 e nei mesi successivi».
Lunedì 30 l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Castiglione del Lago, con Libri Parlanti e le scuole del territorio, ha organizzato un grande evento pieno di significati. Daniela Palumbo, scrittrice e giornalista romana ma milanese d’adozione, con grande energia, ha dedicato tutta la mattina ad incontrare quasi 300 studenti delle scuole di Castiglione del Lago, Pozzuolo e Colonnetta, dalle primarie della Direzione Didattica “Franco Rasetti” alle secondarie di primo grado dell’Istituto Omnicomprensivo “Rosselli-Rasetti”, che si sono alternati dalle 9 alle 13 prima nel plesso di Colonnetta, poi nella Sala della Musica “Franco Marchesini” di via Bruno Buozzi a Castiglione del Lago.
Daniela Palumbo ha parlato dei suoi tre libri dedicati all’Olocausto: “Le valigie di Auschwitz”, “Fino a quando la mia stella brillerà” scritto con la senatrice Liliana Segre, e “A un passo da un mondo perfetto”.
«Promuovere una “buona politica” – ha affermato l’assessora all’istruzione Elisa Bruni – è uno dei compiti di un’amministrazione comunale virtuosa. Noi a Castiglione del Lago cerchiamo di fare proprio questo e la giornata di oggi, organizzata dall’Assessorato all’Istruzione in collaborazione con Libri Parlanti e con tutte le scuole del territorio, lo dimostra. Invitando Daniela Palumbo, un’importante scrittrice nel panorama letterario nazionale dedicato ai ragazzi, vorremmo far capire il valore di una società democratica e aperta, che veda la “diversità” come una ricchezza e non come un problema, nella speranza che certe atrocità del passato non accadano mai più».
«Il senso della memoria oggi è una cosa molto difficile e complessa – ha spiegato alla fine della giornata Daniela Palumbo – perché torniamo indietro di oltre 80 anni. Le nuove generazioni mi chiedono spesso, giustamente: “Perché dobbiamo ancora parlare di questo?”. La mia risposta è che forse perché quella memoria in qualche modo ci riguarda anche oggi e quelle persone che hanno compiuto quelle azioni tanto terribili, che definiamo orribili, erano persone come noi, persone “normali” che hanno fatto delle scelte scellerate ma avevano le nostre stesse vite, avevano mogli, figli e nipoti. Quella memoria ci interroga oggi sulle nostre scelte, difronte a un mondo complesso, forse più complesso di quello degli Anni 30 e 40 dello scorso secolo. Quindi, a maggior ragione, vale la pena “conoscere”, perché la memoria è conoscenza che serve a prevenire e contrastare i segnali, preoccupanti, che vediamo in questi ultimi anni. La memoria è un “ponte” che porta nelle vite dei nostri bambini e dei nostri ragazzi un interrogativo e che spiega anche quello che oggi è il mondo».


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