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19/10/2017
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Sabato 21 ottobre Presentazione del libro “L’isola di Macondo” di Carmine Iovine.

La prossima iniziativa del circolo culturale “primomaggio” è in collaborazione con LIBERA presidio di Assisi-Bastia Umbra intitolato a Mario Francese e con la Pro Civitate Christiana.

ASSISI
Casa Franchi, Via A. Fortini, 5

Sabato 21 ottobre 2017 ore 16,00

Presentazione del libro di CARMINE IOVINE

L’ISOLA DI MACONDO
La bellezza che resiste tra le onde delle Egadi
(Coppella Editore)

Sarà presente l’autore

Carmine Iovine, nato a Castellammare di Stabia nel 1987, vive a Gragnano, in provincia di Napoli. Dal 2011 contribuisce all’organizzazione dei campi di volontariato e di formazione a Favignana.
Tra i fondatori del circolo “Legambiente Woodwardia” e del presidio stabiese di Libera, collabora con l’associazione “Sos Impresa”. E’ autore del libro “Asharam, dove Gandhi ha sconfitto la camorra”, edito da Marotta&Cafiero editori, opera finalista al premio Piersanti Mattarella 2016, con menzione speciale del Comune di Terrasini.
Scrive per Il Gazzettino Vesuviano.

Macondo è una parola che può ispirare notevoli suggestioni: ad alcuni ricorda il realismo magico dell’indimenticabile Gabriel García Márquez, ad altri il nome di un caleidoscopio sociale, fondato da Mauro Rostagno e dai suoi compagni di sogno, nei locali di una fabbrica dismessa.
L’isola di Macondo, pur non trascurando tali riferimenti, non è ambientato né nella lontana foresta colombiana raccontata da Gabo né nella ribollente Milano degli anni Settanta.
A vestire il ruolo di scenario-protagonista è infatti l’arcipelago delle Isole Egadi: affascinante come il villaggio fondato dai Buendía, complesso come l’Italia della fine del Novecento, poliedrico come l’intensa vita di Rostagno, meravigliosamente semplice come il mondo, quando “era così recente, che molte cose erano prive di nome”.
In effetti, per coloro che l’hanno vissuto, il nome Macondo oggi ricorda soprattutto il progetto sociale “Casa Macondo”, nato a Favignana, in una villetta sotto sequestro, dove i bambini dipingono il loro mondo con le mani e le tempere colorate.
Un mondo ancora innocente che ospita, comprende, protegge.
Un luogo dove i favignanesi accolgono valori e non valute, amici e non semplici turisti; dove si pratica la maieutica di Danilo Dolci e si ricordano le vittime innocenti di quell’orribile mostro chiamato “mafia”, che nella provincia di Trapani ha trovato l’avallo di potenti personaggi della società che conta.

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