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25/10/2013
www.vivereassisi.it

Bastia Umbra: diritti umani al centro di un incontro del circolo Primomaggio

"Comunidad de Paz de San Josč de Apartadņ. Modello di lotta nonviolenta per i diritti umani". E' il tema dell'incontro che il circolo culturale Primomaggio, in collaborazione con la Rete italiana di solidarietą  Colombia vive e Libera, organizza per sabato 26 ottobre, alle ore 17, nella libreria Musica&Libri di Bastia Umbra. All'incontro interverranno Javier Giraldo Moreno s.j. - difensore dei diritti umani in Colombia; Jesus Emilio Tuberquia Zapata e Arley Antonio Tuberquia Usuga - Comunitą  di Pace di San Josč de Apartadņ (Urabą”, Colombia); Natalia Biffi - ricercatrice e collaboratrice Rete Italiana di Solidarietą , Colombia Vive!; Tonio Dell'Olio - LIBERA, responsabile settore Internazionale; Luigino Ciotti - presidente circolo culturale "Primomaggio".

Continua con questa iniziativa l'impegno del circolo culturale "primomaggio" in difesa dei diritti delle Comunitą  di Pace Colombiane. La nostra associazione che fa parte della Rete Italiana di Solidarietą  - Colombia Vive fin dalla sua nascita pił volte ha fatto iniziative di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche delle Comunitą  di Pace, in particolare San Josč de Apartadņ.

San Josč de Apartadņ (www.cdpsanjose.org) č una delle oltre 50 Comunitą  di pace e in resistenza civile colombiane che resistono con gli strumenti della nonviolenza alla guerra e allo sfollamento forzato, reclamando con forza il loro diritto ad essere riconosciute come popolazione civile non combattente in un contesto di guerra a bassa intensitą  che dalla fine degli anni Quaranta insanguina la Colombia.

La Comunitą  di Pace di San Josč de Apartadņ, si trova nella giurisdizione di San Josč de Apartadņ, la pił grande per estensione del Comune di Apartadņ, nella regione di Urabą , al nord ovest della Colombia, confine con il Panama. La sua ubicazione, porta di ingresso della catena montuosa di Abibč, fa di questa zona un punto strategico per gli attori armati del conflitto (Esercito e Paramilitari, Guerriglia), dal momento che l'Abibč permette il passaggio verso i dipartimenti di Cordoba , Chocņ e Antioquia. Su questa zona esistono forti interessi economici, come ad esempio la costruzione di un canale secco, parallelo al canale di Panama, tanto desiderato dalle multinazionali, lo sfruttamento delle miniere di carbone e del legno che in questa zona č molto pregiato e si trova in grande quantitą . La Comunitą  si č dichiarata Comunitą  di Pace nel 1997 decisa a far rispettare il suo status di popolazione civile che rifiuta di essere coinvolta nel conflitto armato. La sua popolazione č essenzialmente contadina e vive dislocata in diverse veredas alcune delle quali sono state organizzate come zone umanitarie per contrastare il fenomeno del desplazamiento. Il loro sostentamento č dato essenzialmente dalla coltivazione del banano baby e del cacao che con difficoltą riescono a commercializzare, e dalla coltivazione di cereali e frutta che serve al loro auto sostentamento. Il lavoro č basato sul principio comunitario ed č organizzato in oltre 55 gruppi di lavoro. Gli impegni liberamente assunti e contenuti nella Dichiarazione di Comunitą di pace sono:

- non partecipare alla guerra in modo diretto o indiretto;
- non portare nč detenere armi;
- non dare appoggio e informazioni alle parti in conflitto,
- denunciare tutte le violazioni e aggressioni subite da qualsiasi delle parti in conflitto;
- impegnarsi a partecipare nel lavoro comunitario;
- combattere l'ingiustizia e l'impunitą .

Difendere questi principi ed il territorio dove vivono č costato alla Comunitą  dal 1997 ad oggi pił di 200 morti ed oltre 650 violazioni al diritto umani e al diritto umanitario internazionale.