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dicono di noi
06/05/2013
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Ad Assisi la marcia dei Comitati "No biogas No biomasse"
Sabato 25 maggio la 1ª marcia nazionale per l’aria, l’acqua, la terra e il cibo sani

“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”. Non certo da bruciare, aggiungerebbero in tanti, oggi. In difesa degli elementi lodati nel celebre Cantico delle Creature, sabato 25 maggio 2013 ad Assisi si svolgerà la 1ª marcia nazionale per l’aria, l’acqua, la terra e il cibo sani organizzata da Terre Nostre – Coordinamento Nazionale dei Comitati No biogas No biomasse. Ne danno notizia tramite una conferenza stampa avvenuta nel palazzo della Provincia di Perugia lo scorso venerdì mattina, la presidente del coordinamento Umbro di Terre Nostre, l’avvocato Valeria Passeri insieme a Luigino Ciotti, presidente del circolo culturale “Primo Maggio” di Bastia Umbra e Raimondo Mantovani.

“La giornata inizierà alle 9.30 con un convegno nel Centro Congressi dell’hotel Cenacolo. Interverranno Michele Corti, presidente di Terre Nostre nazionale; Patrizia Gentilini, presidente dell’Isde di Forlì e quasi sicuramente Padre Nicola Riccardi. Hanno già aderito all’iniziativa democratica persone illustri tra cui Padre Zanotelli, Don Paolo Farinella e molti comitati e associazioni nazionali che si battono per i diritti della salute e dell’ambiente. Alle 15.00 – continua Luigino Ciotti – partirà il corteo da piazza Garibaldi in località Santa Maria degli Angeli per raggiungere il cuore di Assisi”.

La manifestazione vuol far conoscere le ragioni del movimento Terre Nostre che attraverso assemblee e incontri in tutta Italia ha coinvolto migliaia di cittadini. I protagonisti di questo grande movimento si ritroveranno per esprimere le motivazioni del loro impegno. Fare ciò in un sito di così forte valore simbolico come la città di Francesco può aiutare ad amplificare il messaggio di difesa del territorio e della natura. "Il coordinamento Terre Nostre rappresenta un movimento pacifico - spiegano i relatori - costituito da mamme, famiglie, persone che difendono il paesaggio, il cibo sano e l'aria pulita. Le biomasse utilizzate a scopi energetici aprono nuovi scenari di smaltimento dei rifiuti allontanando le prospettive virtuose della riduzione della loro produzione e dell'aumento del riciclo. Tolgono terra alla produzione di cibo spingendo verso un'agricoltura ancora più intensiva e industrializzata stimolando la corsa all'accaparramento della terra in Africa per produrre gli oli da bruciare nelle centrali poste nei nostri paesi.Così si disboscano foreste, aumentano le emissioni di CO2 e si compromettono ecosistemi e agroecosistemi fragili. Si moltiplicano le fumate delle centrali a biomassa e gli sversamenti nei corsi d'acqua dei digestati della centrali a biogas".

L’avvocato Valeria Passeri denuncia la mancanza di coinvolgimento delle popolazioni durante i procedimenti autorizzativi delle centrali e afferma con forza che attraverso la marcia del 25 maggio si desidera sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica sul problema della proliferazione indiscriminata di centrali a biomasse e biogas in tutto il territorio nazionale.

Rita Martone