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dicono di noi
15/10/2020
www.assisimia.it

I Campi di Tullio. La storia di un Internato Militare Italiano

Il libro su mio padre, Tullio Ciotti, fatto in collaborazione con il Prof. Dino Renato Nardelli, che è uno storico che ha già fatto svariate pubblicazioni, nasce non solo come omaggio e ricordo di un figlio al proprio papà ma come descrizione di una storia individuale che è anche una storia collettiva. Infatti quella del mio genitore non è molto diversa dalla tragedia e follia delle vicende della seconda guerra mondiale che ha riguardato un numero enorme di persone e questo è il primo dato che colpisce e su cui riflettere. Gli IMI (Internati Militari Italiani) cioè i militari italiani catturati dai tedeschi sui vari fronti, in Italia, Albania, Grecia, Russia ecc…, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 furono ben 650.000 e di questi circa 50.000 non tornarono più. Nella ricerca che sto facendo a prosieguo del libro su papà ne ho, al momento, trovati ben 270 di Assisi e 46 di Bastia Umbra.
Rispetto alle fatiche, sofferenze, sacrifici, umiliazioni, malattie (alcuni anche di questo territorio sono morti in prigionia), non c’è assolutamente una conoscenza del fenomeno e della storia anzi è quasi totalmente dimenticato. Il tutto è confinato nella memoria individuale dei figli o nipoti ma non ha una rilevanza sociale e storica come dovrebbe cominciando dalle iniziative delle istituzioni. Solo da pochi anni la storiografia ufficiale ha cominciato ad occuparsene.
Altro elemento per me importante per parlarne e che nessuno conosce la scelta politica alla base dei lunghi tempi di prigionia di mio padre e degli altri. Infatti a tutti i prigionieri veniva sottoposto, anche più volte, un modulo per aderire alla Repubblica di Salò e tornare così in Italia. Alcuni lo fecero, anche di questa zona, ma il 90% no, pur sapendo di rimanere per lungo tempo in quella condizione, in particolare di lavoratori schiavizzati contrariamente ai diritti dei prigionieri previsti dalla Convenzione di Ginevra del 1929.
Questa scelta e la loro Resistenza passiva sono alla base della democrazia nel nostro paese e questo è un ulteriore motivo per parlarne.
Il libro è anche la prosecuzione della video-intervista “Ciotti Tullio. Una vita, una storia…” che feci a mio padre il 6 novembre 2009 in cui raccontava la sua storia della guerra e della prigionia. Quindi non solo una storia personale e familiare che spero possa diventare anche uno strumento di conoscenza di un periodo che non dobbiamo dimenticare ma non ripetere più, ma spero che possa diventare anche uno strumento di lavoro per le scuole ed una utile pubblicazione nelle biblioteche locali e non solo.


https://www.assisimia.it/2020/10/15/i-campi-di-tullio-la-storia-di-un-internato-militare-italiano/?fbclid=IwAR0WhYHtWe5RQAGZHvYxEyvF0_9Cai8VBgz9_LuIVLOfOFOJ6fo9cyFE-1c

Luigino Ciotti